La diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto dipende dalla continuità ed estensione della rete ciclabile che consenta di transitare nel maggior numero possibile di strade e quindi raggiungere facilmente le destinazioni.
Fra le funzioni di un percorso ciclabile in territorio extra-urbano vi è anche quella di creare i presupposti per un maggiore contatto dei cittadini con il proprio territorio: una sufficiente sensibilità degli abitanti di un ambito extra-urbano o periurbano verso il proprio paesaggio si traduce spesso in un maggiore senso civico ed in un’etica ambientale sviluppata.
La concezione ecologica dell’intendere l’uomo come fattore del paesaggio (visione antropocentrica “Full World”) è concorde con il proposito di intervenire su di esso cercando la mediazione tra le esigenze di utilizzazione e la necessità di conservazione della qualità ambientale, determinando in tal modo l’assegnazione delle funzioni da attribuire alle opere progettate in compromesso con la fisionomia del paesaggio stesso.
Premessa essenziale alla progettazione, seppure di un unico tratto di pista ciclabile, è dunque l’individuazione delle diverse peculiarità del tratto extra-urbano in questione e delle relazioni che lo connettono ai vicini centri abitati per proporre interventi volti al miglioramento della fruibilità del circuito della mobilità.